Natural Sovereignty, mostra personale alla Certosa di San Giacomo di Capri
Ottobre 9 – Novembre 7 - Certosa di San Giacomo, Capri, 2021

Press material
- IT Press Release, 4th October 2021
- EN Press Release, 4th October 2021
- English texts of the show and works

- Press kit of the show & artworks
- Press installation shots high-res

- Descrizione opere in mostra

- Publication Climate Tribunal, printed copy in Print on Demand or downloadable in PDF.

Selected Press Coverage
- Artribune, magazine, interview
- Exibart, magazine, review
- RAI 3, TV, video interview
- La Repubblica, newspaper, review
- Corriere del Mezzogiorno, news
- Corriere di Napoli, news
- Il Mattino, newspaper, review
- Il Mattino, newspaper, news
- Arte.it, magazine, news
- Ansa, news agancy, news
- MiBACT, announcement
- Voce di Napoli, review
- Napoli Factory, news
- Gazzetta Napoli, news

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- Natural Sovereignty, artist's text, 2021
- Extinction Claims, artist's text, 2021
- Regulatory Art, manifesto artist's text, 2019
- Climate Change Fighters, artist's text, 2010

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Con questa mostra personale al museo MiBACT Certosa di Capri, Paolo Cirio presenta una visione utopica di un tribunale del crimine climatico creandone l'immaginario visivo e l'impianto concettuale che si sviluppa nelle sale e nei chiostri della Certosa di Capri.

L'artista Paolo Cirio presenta il tribunale internazionale del crimine climatico con un vasto corpus di materiale ricavato dalla sua ricerca sulla scienza della giustizia climatica. Con opere informative e di forte impatto visivo, Cirio usa stampe su tela, tessuto e carta sulle quali interviene evidenziando dati scientifici ed economici, documenti legali e studi di biologia. I vivi colori, segni e composizioni avvicinano il pubblico a questo tema complesso, mettendone in evidenza le prove specifiche e le responsabilità giuridiche dei produttori di combustibili fossili.

Natural Sovereignty at the Certosa Museum in Capri

Cirio mira a cambiare la prospettiva culturale sulla responsabilità della crisi climatica ed ecologica, ad oggi imputata ai singoli cittadini, mentre i veri colpevoli rimangono occulti e impuniti. Con questa provocazione Cirio accusa e porta in tribunale le maggiori compagnie petrolifere, di gas e di carbone, giudicandole con dati e documenti sul cambiamento climatico in relazione alle loro emissioni di gas serra. Il processo permette a migliaia di specie naturali, inclusi gli esseri umani, ed ecosistemi danneggiati di chiedere un risarcimento ai veri responsabili della crisi climatica. Nel tribunale sono presentati documenti e grafici come prove, intervengono esperti in qualità di testimoni, e i visitatori della mostra vengono coinvolti come giuria, con la possibilità di valutare le cause e di aggiungersi come parte lesa. In questa mostra il concetto stesso di sovranità appare esteso, prospettando un futuro in cui esseri umani, specie naturali ed ecosistemi acquisiranno diritti sovranazionali codificati dal diritto pubblico internazionale. La futura politica ecologica non dovrà includere soltanto una transizione ad economie più sostenibili, ma richiederà soprattutto una ricostruzione dei disastri climatici e dunque una ricerca di responsabilità per chi ha causato danni dolosi di proporzioni inaudite.

Queste nuove opere di Cirio sfruttano la versatilità dell'arte per illustrare questioni scientifiche, legali, ed economiche mettendole in relazione con il futuro che l'umanità dovrà affrontare a causa dei cambiamenti climatici. Cirio crea una rete di dati e connessioni fra i sistemi informativi della scienza, della legge e dell'economia, che sono parte integrante degli ecosistemi naturali. Se con l'Antropocene l'uomo ha impattato tutti gli ecosistemi con lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, è anche vero che i sistemi informativi, economici e sociali sono i nervi di questa nuova era geologica.

La sovranità del futuro sarà inevitabilmente naturale. Il cambiamento climatico prenderà il sopravvento con le sue leggi, e l'uomo dovrà adattarsi. La giustizia prenderà atto di un sistema interconnesso, dove le specie naturali, gli ecosistemi e gli esseri umani si costituiranno come vittime climatiche, e le entità aziendali e politiche saranno identificate come i responsabili penali. Un sistema interconnesso come questo include dati, reti ed algoritmi che computano sistemi biologici ed ecologici per trovare equilibri economici, sociali e giuridici su scala planetaria. In un'idea di Antropocene estesa, l'equilibrio fra uomo e ambiente si realizza in una interconnessione completa.

Nelle sale della Certosa di San Giacomo, Cirio espone centinaia di stampe di ecosistemi, flora e fauna a rischio di estinzione, in relazione ai fattori economici e politici che hanno contribuito alla loro distruzione. Nel chiostro grande, ventiquattro bandiere con i loghi delle aziende che hanno emesso oltre il 50% dei gas serra sono macchiate di petrolio in una suggestiva installazione. Cirio presenta poi grafici, dati, mappe e immagini di anomalie climatiche ed economiche che sono evidenziate con comparazioni, giustapposizioni e analisi. Oltre ai dati e ai documenti portati in tribunale come prove, nel giardino della Certosa un'installazione sonora riproduce delle brevi interviste curate da Cirio con esperti internazionali nel campo della giustizia climatica, e il pubblico è invitato come giuria ad esprimere la propria opinione sotto forma di opera partecipativa. Insieme, queste opere vanno a comporre un atlante di una coesistenza ecologica ed umana, un primo passo verso la creazione di un museo della giustizia climatica del nostro secolo.

Capri è il luogo ideale per questa mostra, al centro del Mediterraneo e con la sua biodiversità peculiare, l'isola rappresenta il simbolo della fragilità e della centralità della natura nell'esistenza umana. La transnazionalità politica dell'isola con Edward Cerio, Lenin e la sua scuola si lega alla storia dell'arte moderna di Capri con Karl Wilhelm Diefenbach, Joseph Beuys, e quella delle scienze naturali con Friedrich Alfred Krupp, creando un fertile contesto per questo evento. Infine, le ricerche di Cirio sui sistemi economici, legali e politici e le sue azioni internazionali offrono un'occasione per portare a Capri tematiche contemporanee di grande rilevanza.


Natural Sovereignty descrizione opere

Sala 1
Opera: Climate Humans Plaintiff
I visitatori sono invitati a compilare un formulario creato da Cirio in cui possono indicare se sono stati personalmente danneggiati dal cambiamento climatico e quale risarcimento si aspettano come parte lesa. Dopo la visita i documenti con le risposte vengono esposti su una bacheca nella sala.

Sala 2
10 pannelli di stampe su carta acquerelli in B/N formato A5 colorati con acquarelli. 105x177 cm cad.
Opera: Climate Species Plaintiff
Quest'opera è composta da 750 fotografie di specie animali e vegetali a rischio di estinzione. Le immagini sono stampate in bianco e nero e poi colorate con pennellate ad aquarello dall’artista e dai bambini che partecipano alle attività educative. Le immagini esposte sono selezionate da un database che Cirio ha composto raggruppando oltre 40.000 specie a rischio di estinzione e pubblicato sul sito Extinction-Claims.com, dove i visitatori possono richiedere a nome delle specie un risarcimento danni alle maggiori compagnie di carbone, gas e petrolio.

Sala 3
3 stampe su carta, 130x220 cm cad.
Opere dalla serie: Climate Newsroom Evidence
Quest’opera è composta da titoli di giornale inerenti la crisi climatica stampati su carta a formare una colonna densa di notizie. Gli articoli selezionati rappresentano il materiale di ricerca su cui Cirio si è concentrato per investigare i temi della mostra, sia come processo personale, che come momento storico in relazione all’evolversi della crisi climatica e dei suoi risvolti legali, economici ed umani.

Sala 4
1 mappamondo, 1 stampa su tessuto 80x80 cm, 1 tavolo.
Opera: Climate Geopolitics
Quest’opera è composta da un mappamondo sul quale Cirio illustra con note tracciate a pennarello le complessità di una geopolitica del cambiamento climatico, in cui i maggiori governi responsabili per le emissioni entrano in relazioni politiche ed economiche. Il mappamondo poggia su una stampa in tessuto che riporta dati e grafici riguardanti i maggiori responsabili della produzione e del consumo di carbone, gas e petrolio.

Sala 5
3 separè con stampe su tessuto, 150x200 cm cad.
Opere della serie: Climate Ecosystems Plaintiff
Quest’opera è composta da tre stampe su tessuto semitrasparente con fotografie di ecosistemi, ghiacciai, fiumi, laghi e foreste del mondo. Gli ecosistemi vittime del cambiamento climatico rappresentano l’ambiente in cui tutte le specie viventi sono immerse, e dunque i principali luoghi da preservare con risarcimenti economici.

Sala 6
4 tele stampate e dipinte in acrilico.
Opere della serie: Climate Financial Evidence
Quest’opera è composta da dati e grafici selezionati da Cirio per denunciare i maggiori istituti finanziari e i dirigenti di azienda responsabili della crisi climatica in rapporto ai loro profitti, investimenti e salari. Cirio ha evidenziato con pennellate i grafici stampati su tela per mettere in rilievo i dati illustrati. Questi dati sono la prova dell’esistenza di capitali per risarcire i danni causati dai crimini climatici che questi soggetti hanno commesso consapevolmente.

Sala 7 7 stampe su carta lucida formato A2-A3, pastelli ad olio.
Opere della serie: Climate Anomalies Evidence
Quest’opera è composta da mappe e fotografie satellitari fornite dalla NASA, che riportano le anomalie più significative di temperature, siccità, incendi, e inondazioni nel mondo. Cirio usa pastelli a olio per evidenziare questi dati sulle mappe come prove dell’intensificazione della crisi climatica a livello planetario.

Sala 8
4 tele stampate in B/N e dipinte in acrilico.
Opere della serie: Climate Legal Evidence
Quest’opera è composta da stampe su tela di grafici presi da studi commissionati internamente delle compagnie Shell e Exxon agli inizi degli anni ‘80 per valutare gli effetti delle loro emissioni di gas serra. Queste ricerche avevano già appurato con esattezza che le emissioni avrebbero prodotto un innalzamento delle temperature, l'acidificazione degli oceani, e molti altri effetti negativi sul clima. Cirio mette in risalto i grafici presi da questi documenti storici dipingendoli con colori accesi. Questi documenti sono rimasti segreti per decenni e oggi sono usati come prove nelle cause legali contro Shell ed Exxon.

Sala 9
2 tele dipinte, 195x200 cm cad.
Opera: Climate Comparing Evidence
Quest’opera è composta da una coppia di tele in cui due grafici sono ricreati con pennellate tracciate a mano. Il risultato sono diagrammi astratti che mettono a confronto l’innalzamento del livello dei mari con i dati delle emissioni delle compagnie di carbone sulla stessa scala temporale. L’incremento degli indicatori nei grafici crea un’immagine tangibile della connessione tra l’aumento delle emissioni e le loro conseguenze.

Sala 10
1 tela stampata e dipinta in acrilico.
Opera: Climate Sentence
Quest’opera è composta da una tela stampata che riporta la lista delle maggiori aziende fossili e delle loro emissioni. Questo documento deriva dallo studio storico “Carbon Major Database” pubblicato nel 2017, il primo che ha permesso di stabilire le precise responsabilità di ogni compagnia di carbone mondiale. Le compagnie governative sono segnalate con pennellate in arancione, mentre quelle private sono evidenziate in giallo. Questi dati sono processati con un algoritmo creato da Cirio per calcolare il rimborso finanziario rispetto ai danni economici provocati da ogni compagnia.

Opera: Climate Jury
Il pubblico è invitato a compilare un formulario esprimendo il proprio giudizio in merito alle accuse e alle prove presentate in mostra. I loro pareri sono appesi ad una bacheca di sughero. In questo modo Cirio va a creare una sorta di tribunale popolare in cui i visitatori diventano una giuria democratica nel processo alle compagnie di carbone, gas e petrolio.

Chiostro piccolo
7 tessuti scritti e colorati. 125x390 cm cad.
Opere della serie: Climate Gas
Quest’opera consiste in decine di metri di tessuto sul quale, con una particolare tecnica inventata da Cirio, sono dipinti i simboli chimici dei maggiori gas serra e il loro valore commerciale, simbolicamente pari a un dollaro. Le tonnellate di gas prodotte vengono trattate come prodotti finanziari con il sistema dei carbon credits che permette all’industria di speculare inquinando. Tuttora ai gas serra viene assegnato un prezzo unico che fluttua in base al mercato, anche se alcuni di loro, come l’anidride carbonica o il metano, hanno proprietà inquinanti e di permanenza nell'atmosfera completamente diverse. Cirio evidenzia il paradosso della mancata corrispondenza tra questi valori finanziari e il danno sociale e ambientale di ogni specifico gas serra.

Chiostro grande
24 bandiere, stampe tessuto, 140x100 cm cad.
Opere della serie: Climate Culpable
Quest’opera consiste in 24 bandiere in tessuto sulle quali sono stampati i loghi dei 24 maggiori produttori di gas serra, responsabili di oltre il 50% del totale delle emissioni globali. Cirio ha colorato le bandiere di nero con olio di motore, creando un’installazione che invita a riflettere sulla truce natura di queste compagnie, per la maggior parte sconosciute al pubblico, che spesso operano in segretezza, senza alcuna responsabilità legale e in paesi con forme di governo autoritarie.

Giardino del priore
4 altoparlanti, pannelli solari, ampolle di vetro 40x40 cm cad.
Opera: Climate Testimony
Cirio ha realizzato audio interviste con esperti di giustizia climatica e di economia, che rappresentano i testimoni al tribunale. L'installazione è composta da quattro altoparlanti posizionati all’interno di ampolle di vetro. Gli altoparlanti sono alimentati da pannelli fotovoltaici e si accendono automaticamente con i raggi solari. Ogni intervista ha una durata di 10 minuti con l’audio in loop. Fra gli intervistati ci sono il presidente di Greenpeace Italia Ivan Novelli, il ricercatore Marco Grasso, autore di “Tutte le colpe dei petrolieri”, e altri esperti di diritto ambientale.


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